La crescita vista come un’avventura e come una faticosa conquista individuale. Una storia dolcissima sulla crescita di un piccolo che non si sente più tale.
Autore: BEATRICE ALEMAGNA
Illustratore: BEATRICE ALEMAGNA
La crescita vista come un’avventura e come una faticosa conquista individuale. Una storia dolcissima sulla crescita di un piccolo che non si sente più tale.
Autore: BEATRICE ALEMAGNA
Illustratore: BEATRICE ALEMAGNA
Bubo Bubo di fatto è un cucciolo, ma forse non è più tanto piccolo perché sa già fare molte cose che i veri piccoli non riescono a fare. Prima di tutto lui ha un nome e un cognome, Bubo Bubo: i piccolini hanno solo un nome. Inoltre sa già andare in bicicletta (con le rotelle); poi ha gli occhi grandi, il naso grosso ed ha anche quattro grossi dentoni. Porta il pannolino, certo, ma solo un giorno alla settimana, e poi mangia di tutto, a parte i piselli. Sa camminare all’indietro senza (quasi) cadere e non ha paura di arrampicarsi in alto. Piccolo Bubo è diventato grande, anzi grandissimo, come gli dice ogni sera la sua mamma quando lo accompagna a letto. Bubo Bubo assomiglia moltissimo ad un bambino piccolo che intende mostrare a tutti com’è diventato grande, elencando le sue conquiste in termini di crescita: denti, pannolino, cibo, l’orgoglio del proprio cognome. La crescita vista come un’avventura e come una faticosa conquista individuale. Una storia dolcissima sulla crescita di un piccolo che non si sente più tale.
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